
PACE FISCALE e ROTTAMAZIONE: come funziona
Con l'ultima legge di bilancio sono state introdotte varie misure volte ad ammorbidire i rapporti tra il fisco e i cittadini.
Come specificato più volte dagli esponenti del Governo, tuttavia, la pace fiscale non è un condono ma una maxi rottamazione. Il debito infatti dovrà essere pagato seppur in percentuale diversa a seconda del reddito.
Come funziona.
Occorre distinguere vari strumenti:
- rottamazione ter : si tratta di una definizione agevolata di tutte quelle cartelle che sono state notificate dal 2000 al 2017, non pagate entro i 60 giorni. Per beneficiarne occorrerà presentare la relativa domanda entro il 30 aprile 2019 scaricando il modulo dal sito ufficiale dell'Agenzia delle Entrate Riscossione. A differenza della precedente rottamazione che prevedeva la possibilità di dilazionare il pagamento in massimo due anni, questo anno i termini vengono prolungati a 10 rate in 5 anni.
Con la nuova rottamazione non verranno pagati interessi, sanzioni e more e il tasso di interesse applicato viene ridotto dal 4,5% al 2%.
Alla nuova rottamazione potranno aderire anche i contribuenti che hanno beneficiato della precedente rottamazione purchè abbiano pagato le prime tre rate.
Una volta presentata la domanda, l'ente di riscossione comunicherà l'importo e le scadenze delle singole rate.
- stralcio automatico : si tratta di una vera e propria cancellazione automatica da parte dello Stato e ha ad oggetto tutte le cartelle di importo inferiore a €. 1.000,00 notificate dal 2000 al 2010. Vi rientrano anche le cartelle aventi ad oggetto bollo auto, multe, rifiuti e ICI.