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ASSEGNI FAMILIARI: cosa sono, a chi spettano e come fare la domanda.

Gli assegni familiari costituiscono una forma di sostegno per le famiglie in virtù della quale al dipendente (pubblico o privato) o pensionato il cui reddito risulti inferiore ad alcuni limiti imposti dalla legge viene riconosciuto il diritto all'erogazione di una prestazione economica.

L'assegno è corrisposto dall'INPS e ai lavoratori dipendenti vengono erogati per il tramite del datore di lavoro.


Il pagamento degli assegni familiari è subordinato alla verifica di una serie di requisiti :

- i familiari per cui sono richiesti devono essere a carico del lavoratore autonomo o pensionato.

Il riferimento è al nucleo familiare, formato dalla famiglia anagrafica e da tutte le persone a carico del richiedente, anche non conviventi con questo. Qualora il nucleo familiare sia composto da un soggetto orfano o coniuge minorenne o maggiorenne inabile e pertanto il nucleo familiare risulti composto da un'unica persona, lo stesso avrà diritto a percepire l'assegno se titolare di pensione ai superstiti

- il reddito complessivo del nucleo familiare deve essere al di sotto di determinate soglie.


Per quanto riguarda poi i soggetti ai quali è riconosciuto il diritto di richiedere gli assegni familiari, questi sono:

  • lavoratori dipendenti, pubblici e privati;
  • lavoratori in malattia, in maternità, in cassa integrazione, in mobilità, in aspettativa per cariche elettive o sindacali;
  • chi percepisce l’assegno di disoccupazione, la Cassa integrazione, la mobilità, la malattia, la maternità;
  • i pensionati che hanno lavorato nel settore pubblico o privato
  • lavoratori parasubordinati iscritti alla gestione separata Inps dei lavoratori autonomi.

Risultano esclusi i lavoratori autonomi e i relativi pensionati.


L’ importo dell’assegno mensile è variabile e viene determinato in base al numero dei componenti e del reddito del nucleo familiare facendo riferimento alle tabelle pubblicate dall’Inps e annualmente aggiornate in base ai dati ISTAT.

Il reddito di riferimento per la verifica del diritto all’assegno e per la determinazione del suo importo è quello prodotto dal richiedente e dai familiari appartenenti al suo nucleo.

La domanda per richiedere l’assegno familiare va presentata al proprio datore di lavoro, nel caso in cui si svolga attività lavorativa dipendente (non agricola).

In tutti gli altri casi, in cui il pagamento è effettuato in modo diretto dall’Inps, la domanda va presentata all’Istituto scaricando dal sito Inps il modulo apposito e inviandolo online. Ad esempio, dovranno seguire questa procedura i lavoratori disoccupati, gli operai agricoli, colf e badanti, pensionati.


La presentazione della domanda all’INPS può essere effettuata esclusivamente secondo le seguenti modalità:

  • attraverso il sito ufficiale INPS
  • contattando il Contact Center al n. 803.164 o al n. 06164164, previa identificazione del cittadino tramite PIN;
  • presentandosi a un patronato.


Dovranno comunque chiedere l’ autorizzazione da parte dell'INPS i soggettidi seguito indicati:

  • i genitori separati o divorziati cui sono stati affidati i figli per includere i figli affidati;
  • il genitore per includere il figlio naturale convivente e riconosciuto da entrambi i genitori;
  • il coniuge per includere i figli nati da precedente matrimonio dell’altro coniuge (legalmente riconosciuti dall’altro genitore);
  • il richiedente per includere i propri fratelli, sorelle, nipoti, orfani di entrambi i genitori, non aventi diritto alla pensione ai superstiti oppure i familiari residenti all’estero;
  • i nonni per includere i nipoti a carico e per i quali provvedono al mantenimento;
  • il richiedente per includere i familiari inabili ma non invalidi al 100%;
  • il richiedente per i figli apprendisti o studenti con età superiore a 18 anni e inferiore a 21 anni appartenenti a nuclei familiari con più di 3 figli di età inferiore ai 26 anni (cosiddetti “nuclei numerosi”);
  • il richiedente nel caso di mancato rilascio della dichiarazione di non riscossione dei trattamenti di famiglia da parte del coniuge.