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VACCINI: QUALI LEGAMI CON L'AUTISMO

L'inizio del nuovo anno scolastico è alle porte e negli ultimi giorni si sente sempre più parlare dell'obbligo di vaccinazione per l'iscrizione dei bambini a scuola.

Questo tema è tornato in evidenza negli ultimi anni a seguito del diffondersi di un movimento, denominato “no-vax” , volto a ottenere la rimozione di qualunque obbligo di vaccinazione.

Il dato più preoccupante è sicuramente il numero di adesioni ad un movimento che promuove eventi di contagio in tutta Italia per bambini e...per animali!


Origini del movimento no-vax

Correva l'anno 1998 quando sulla rivista The Lancet veniva pubblicato uno studio del Dott. Wakefield secondo il quale vi era una connessione tra la vaccinazione trivalente (morbillo-parotite-rosolia) e l'autismo.

La notizia destò molto scalpore, tanto che molti ricercatori cercarono per molto tempo di replicare i risultati di Wakefield per confermare la sua teoria, ma non vi riuscirono.

Pochi anni dopo un'inchiesta giornalistica portò alla luce il motivo per il quale nessuno dei ricercatori coinvolti era riuscito a confermare l'assunto di Wakefield: fu scoperto un conflitto di interessi dimostrato dal fatto che Wakefield aveva registrato un brevetto per un nuovo vaccino che non avrebbe provocato l'autismo. Per tale motivo Wakefield veniva anche radiato dall'albo dei medici.

Resta quindi valido quanto affermato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, ovvero che non esiste alcuna prova dell'esistenza di una connessione tra il vaccino trivalente e l'autismo.


E la legge? Cosa dice?

Sul punto si è pronunciata anche la Corte di Cassazione sottolineando anch'essa la mancanza di un legame tra la vaccinazione obbligatoria e l'autismo. [1]

La Corte ha così respinto il ricorso con il quale un padre chiedeva un indennizzo ritenendo che la malattia del figlio fosse da ricondursi a una vaccinazione somministrata nel 2001.

Il D. L. Lorenzin ha poi previsto l'obbligo vaccinale, prevedendo altresì un periodo di adeguamento in cui l'avvenuta vaccinazione poteva essere autocertificata dai genitori. [2]

L' autocertificazione perde sicuramente di rilievo nel caso delle regioni in cui è funzionante un'anagrafe vaccinale in quanto la relativa informatizzazione consentirebbe alle scuole di controllare in tempo reale i dati.

Si evidenzia che il genitore che dichiara il falso rischia la denuncia e le Autorità hanno già iniziato i controlli che vengono operati dai Carabinieri del Nas.


Quali sono i vaccini obbligatori per l'anno scolastico 2018/2019?

Le vaccinazioni previste come obbligatorie per i minori di età compresa tra zero e sedici anni (ovvero 16 anni e 364 giorni), inclusi i minori stranieri non accompagnati, sono:

  1. anti-poliomielitica,
  2. anti-difterica,
  3. anti-tetanica,
  4. anti-epatite B,
  5. anti-pertosse,
  6. anti-Haemophilus influenzae tipo b,
  7. anti-morbillo,
  8. anti-rosolia,
  9. anti-parotite,
  10. anti-varicella.


E il buon senso? Cosa dice?

Milioni di persone sono state negli anni vaccinate contro morbillo, parotite e rosolia. Molte di queste anche contro altre malattie. Ciò senza riportare alcuna conseguenza se non eventualmente qualche linea di febbre oppure qualche indolenzimento al braccio.

Negli anni molte di queste malattie erano ritenute debellate ma i cambiamenti climatici e sociali le hanno portate di nuovo alla ribalta e in alcuni casi anche a decessi.

Si pensi al morbillo ad esempio: in Italia nel corso del 2017 si è registrato un aumento del 600% dei contagi rispetto all'anno 2016, con più di 5.000 casi di cui 4 decessi, tutti avvenuti in soggetti non vaccinati. E questo ha portato l'Italia a scalare una triste classifica, entrando tra i primi dieci paesi al mondo che hanno segnalato più casi di contagio.

E qui subentra il buon senso e il dovere civico!

Vaccinarsi non solo ci salvaguarda da determinate malattie ma può salvare la vita di alcune persone! Perchè mentre una persona in forze può anche contrarre certe malattie e riuscire a debellarle senza riportare gravi conseguenze, la stessa può, avvicinandosi a un'altra persona che si trova in uno stato di carenza di difese immunitarie, contagiarla e causarle danni permanenti o addirittura provocarne il decesso.


by Avv. Guglielmo Mossuto